Raspberry pi

Che cos’è il Raspberry Pi?

Il Raspberry Pi è un mini computer che è stato ideato dalla Raspberry Pi Foundation, che sarebbe un’organizzazione inglese nata per beneficenza.

L’idea iniziale era quella di creare uno strumento per promuovere lo studio dell’informatica all’interno delle scuole e soprattutto nei paesi non ancora sviluppati, avendo come obiettivo principale quello di far avvicinare i ragazzi all’utilizzo del PC con il supporto di un computer di dimensioni piccole, allo stesso tempo economico e molto veloce.

Questa prima idea, in realtà nel tempo si è sviluppata fino ad arrivare ad appassionare gli utenti che maggiormente fanno uso della tecnologia e si occupano di coding e programmazione in generale.

Il Raspberry Pi ha una grandezza di una carta di credito, quindi è veramente molto piccolo, ma ha un processore ARM e RAM, con funzionalità grafiche e con le porte hardware di modello standard che di solito si trovano in un computer normale.

Sicuramente non sarà potente come un personal computer dotato di desktop, però può allo stesso modo essere utilizzato per tutte quel tipo di attività per le quali comunque non occorre necessariamente un PC molto costoso e che occupa molto spazio.

La scheda elettronica che si trova all’interno può essere spostata da un sistema operativo messo a punto in base alle sue capacità, il quale viene fatto leggere dal dispositivo stesso passando per una scheda microSD che diventa come fosse una storage di dati.

Si può comprare un kit con una microSD con l’OS precaricato, oppure si può scaricare tutto direttamente dal sito web ufficiale. Il Raspberry Pi, infatti, dà il massimo della sua funzionalità con delle distribuzioni Linux dedicate appositamente, quindi con un software libero e che può essere facilmente utilizzato da tutti, senza dover per forza comprare una licenza.

I modelli originali A e B di Pi hanno bisogno di una scheda SD di dimensione standard, mentre tutti i modelli più moderni e attuali hanno bisogno di una scheda microSD, con una velocità di scrittura minima di classe 4. In alternativa, ci sono utenti che invece scelgono schede microSD di classe 10 con una capacità di almeno 8 GB.

Scegliere una o l’altra microSD dipende sostanzialmente da quanto si crede di voler leggere e scrivere.

Generalmente, si raccomanda di scegliere una scheda microSD da 4 GB perchè è quella che può supportare le funzioni principali, ma la diversità della scelta sta nel fatto che si decida se si ha bisogno o meno di installare immagini. Per esempio, se si installa NOOBS è bene assicurarsi di utilizzare una scheda da almeno 8 GB, che possa quindi supportare bene le immagini.

La storia del Raspberry Pi

Questo mini computer, il Raspberry Pi, quindi è di base il prodotto di un’idea nata da parte di alcuni inventori, i quali all’epoca si sono accorti che una domanda sempre crescente di programmatori non aveva una buona risposta da parte del mercato di riferimento.

Tutto ciò, perchè durante gli anni ’80 quando si ebbe una forte diffusione dei personal computer, chi voleva utilizzarlo era costretto ad avere già una buona padronanza delle basi di programmazione.

In questo scenario, quindi l’idea del Raspberry Pi risulta essere così semplice, ma al tempo stesso estremamente geniale: un computer creato in miniatura, privo di fronzoli o di accessori inutili, per essere utilizzabile in tutta la sua totale e completa funzionalità. Fu impiegato principalmente dagli insegnanti in ambito scolastico, i quali volevano insegnare l’informatica ai ragazzi per consentirgli di affacciarsi sul mondo dei computer, senza dover investire in una spesa eccessiva che non potevano permettersi di tutti. Oggi il Raspberry Pi rappresenta un pezzo da collezione che fa gola ai migliori nerd in circolazione o a chi è semplicemente appassionato di elettronica in generale.

Oggi giorno i ragazzi sono abituati a vivere in un mondo totalmente digitale e spesso si interfacciano con software molto intuitivi e rapidi, ma se da un lato sembra essersi semplificato di tanto l’utilizzo di internet e dei diversi dispositivi tecnologici, quindi eliminando le barriere che c’erano prima e rendendo quindi l’utilizzo della tecnologia fruibile facilmente a tutti, dall’altro questa evoluzione ha reso pressochè inutile ai diversi fruitori, la necessità di conoscere le basi dell’informatica, come se questa cosa estremamente importante adesso non sembri più fondamentale.

 

L’ultimo arrivato il Raspberry PI 4

La versione del Raspberry Pi 4 è l’ultimo modello che è stato introdotto sul mercato informatico. In generale, questo tipo di computer fa parte della categoria dei single-board computer, dal momento che tutti i circuiti e le varie componenti del Raspberry Pi sono posizionati sulla stessa “tavola”.
Quando è stato progettato era visto solo come un mini computer grande quanto una carta di credito, dedicato solo agli appassionati di informatica, ma che invece presto si è diffuso ad un vasto pubblico. Tutto ciò, perchè con l’avanzare dei diversi modelli e con l’incremento quindi della nuova tecnologia, sono state adottate tecniche migliori fino ad arrivare ad ottenere dei modelli maggiormente performanti dotati di caratteristiche che fanno parte dei veri e propri mini-pc.

In particolare, il modello Raspberry Pi 4 può vantare di avere un processore quad-core a 1.5Ghz, una memoria ram veloce fino a 4GB, un sistema bluetooth 5.0, un porta gigabit ethernet, un modulo wi-fi e un’alimentazione mediante type-c. Quindi, questo modello si trasforma in uno dotato di 8 GB di Ram e consente di soddisfare gli utenti che utilizzano determinati processi, ma hanno bisogno di più Ram a disposizione. Questa caratteristica, non sono migliora il Raspberry rendendolo molto più potente, ma lo presenta in maniera ancora più appetibile sul mercato, dal momento che il processore che viene impiegato consente di poter gestire fino a 16GB di memoria ram.

retropie

Retropie: una vera sala giochi sul tuo Raspberry

Siete amanti dei vecchi videogame? le console come mega drive e NES sono ancora nel vostro immaginario? probabilmente il retropie fa per voi, potrete emulare davvero tutte le retroconsole

Cos’è il RetroPie

RetroPie è un sistema di emulazione che trasforma il tuo Raspberry Pi, PC od ODroid C1 e C2 in una macchina da retro gaming.

RetroPie si basa sul Raspibian, RetroArch, EmulationStation e tanti altri sistemi di emulazione, per consentirti di giocare ai tuoi giochi preferiti, che si tratti di home consolle, arcade o classici per PC, senza complicazioni di configurazioni lunghe e macchinose.

Per gli utenti più esperti, RetroPie offre una vasta serie di plug-in e configurazioni per personalizzare il sistema con le impostazioni più adatte alle proprie esigenze.

RetroPie offre grande compatibilità con numerosi sistemi operativi, può essere installato su un Raspbian esistente, oppure inserire l’immagine RetroPie per poi aggiungere altro software in un secondo momento.

Puoi installare EmulationStation o RetroArch, i due frontend per API più utilizzati, che standardizzano i controlli e aggiungono nuove funzioni agli emulatori.

Grazie alla compatibilità dell’interfaccia Kodi, puoi guardare i tuoi film o ascoltare musica e riprodurre tanti altri contenuti multimediali. In poche parole, il tuo dispositivo diventa anche un personalissimo media center. Kodi può essere installato direttamente dal menù sperimentale di uno script d’installazione di RetroPie.

Se preferisci personalizzare anche l’aspetto del tuo emulatore, puoi scegliere tra una vasta gamma di temi creati da altri utenti per EmulationStation, tramite il software d’installazione integrato dei temi.

L’immagine SD di RetroPie si basa su Raspbian, ma può essere installata su qualsiasi dispositivo Linux basata su Debian e offre una compatibilità con oltre 50 sistemi di gioco e retro gaming per Raspberry Pi.

Quali console può emulare il Retropie?

La piattaforma retropie è in grado di emulare moltissime console, ne inseriamo alcune e il supporto continuo di questo progetto le rende sempre più performanti e aggiornate

diciamo che ci sono praticamente tutte le retro console e anche le console portatili

3DO
Amiga
Amstrad CPC
Apple II
Atari 2600
Atari 5200, 8 bit
Atari 7800
Atari Jaguar
Atari Lynx
Atari ST, STE, TT, Falcon
Colecovision
Color Computer
Commodore 64
Dragon 32
Dreamcast
Game Boy Advance
GameCube
Game Gear
Game Boy
Game Boy Color
Genesis/Megadrive
Intellivision
Macintosh
MAME
Master System
MSX
Neo Geo
Neo Geo Pocket
Neo Geo Pocket Color
Nintendo 64
Nintendo DS
Nintendo Entertainment System
Oric
PC
PC Engine/TurboGrafx-16
PlayStation 1
PlayStation 2
PSP
SAM Coupé
Sega 32X
Sega CD
Sega SG-1000
Super Nintendo Entertainment System
TI-99/4A
TRS-80
Vectrex
Videopac/Odyssey 2
Virtual Boy
Wii
Wonderswan
Wonderswan Color
ZX Spectrum

Cosa serve per creare una console con Retropie

Tra gli appassionati di consolle e retro gaming, chi non ha mai sognato di crearne una in base ai propri gusti? Oggi è possibile, grazie a RetroPie e Raspberry Pi.

Ecco cosa serve per creare una retroconsole:

Raspberry Pi
Custodia per Raspberry Pi
Alimentatore da 5V 2.5 A per Raspberry Pi
TV per la visualizzazione dei giochi e cavo HDMI per il collegamento
Scheda di memoria SD
Joypad (o tastiera ma per giocare è meglio il joypad o joystick)

Per quanto riguarda la scheda SD, una da 8 GB dovrebbe fare il suo ottimo lavoro, ma si sa, lo spazio per i giochi non è mai abbastanza, quindi se vuoi andare oltre, sentiti libero di farlo.

Per la configurazione iniziale c’è bisogno di una tastiera USB e se intendi usare il tuo progetto solo con giochi per consolle, non ne avrai più bisogno.

A proposito di controller, ricorda che una consolle basata su questo sistema si trasforma inevitabilmente in qualcosa di più grande e che richiede sempre più tasti, quindi se parti con l’idea di emulare un NES, prima o poi ti ritrovi con la necessità di avere un pad con almeno 8 tasti, quindi fai la scelta giusta già in partenza.

Inoltre, dal Raspberry Pi 3 in poi c’è il supporto alla connessione wireless, quindi puoi anche utilizzare un controller senza fili, anche se la configurazione potrebbe risultare un po’ più difficile.

Una build minima per poter creare una consolle con Raspberry Pi e RetroPie richiede una spesa di circa 100 euro ma con qualche spicciolo in più puoi avere più spazio, più funzioni e più divertimento.

Giocare con il mame su Raspberry 4 Pi

RetroPie non è ufficialmente supportato da Raspberry Pi 4 quindi per poterlo configurare è necessario procedere con un’installazione manuale. Anche se la release 4.6 di Retropie è compatibile con Raspberry PI 4 che come abbiamo visto è molto più potente e performante del Raspeberry PI 3

Per prima cosa è necessario flashare l’immagine Raspbian su scheda SD. Per fare ciò bisogna scaricare l’immagine desktop di Raspbian Buster sul tuo PC Win, Mac o Linux.

Hai anche bisogno di un software chiamato Etcher per eseguire il flashing sulla scheda SD. Dopo averlo scaricato, aprilo e visualizza l’immagina Raspbian all’interno della scheda SD inserita nel PC. Fatto ciò, trasferisci la SD dal PC al tuo Raspberry Pi 4.

A questo punto, puoi configurare Raspbian sul Raspberry Pi 4 seguendo le semplici istruzioni. In uno dei passaggi è richiesta una connessione WiFi o ethernet.

Giocare con il Mame su Raspberry Pi 4 è piuttosto semplice e richiede piccole conoscenze per quanto riguarda l’inserimento di alcuni codici e funzioni da digitare nel pannello di comando per la prima configurazione. Esistono molte guide che ti spiegano come fare e si tratta di pochi e semplici passaggi, al termine dei quali potrai eseguire qualsiasi emulatore sul tuo Raspberry Pi 4, comprese le varie versioni di Mame, compreso PiMame, per giocare con i tuoi retro game preferiti.

Il bello di poter creare la tua consolle personalizzata è che puoi inserire tutti i giochi che vuoi di qualsiasi consolle e sistema di gaming, scegliere il tema che preferisci e con gli ultimi aggiornamenti puoi anche configurare dei joypad wireless per giocare senza l’ingobro di fili e cavetti.

Il Raspberry Pi 4 è un dispositivo dalle potenzialità illimitate e livelli di personalizzazione senza precedenti ma se non utilizzato in maniera ottimale e col giusto hardware, potrebbe presentare delle limitazioni o difetti di funzionamento, tuttavia, facilmente risolvibili.

Potresti notare dei rallentamenti o malfunzionamenti del tuo nuovo sistema di retro gaming ma sappi che non si tratta di un problema di compatibilità o software.

Il problema potrebbe essere l’alimentatore. Quello del tuo telefono non rappresenta la soluzione migliore. Raspberry Pi 4 richiede un alimentatore specifico da 15.3W.

Usa un buon controller con una buona risposta e segui qualche guida disponibile in rete per overcloccare il tuo Raspberry Pi 4.

Raspberry-PI-4-model-B

Raspberry Pi 4 Model B

Raspberry Pi è molto piccolo, sta in un palmo della mano e questo nuovo modello è davvero potente, la versione 4 del Raspberry Pi ha delle notevoli migliorie rispetto ai suoi predecessori vediamo insieme cos’è e cosa può fare il Raspberry Pi 4 model B

Cos’è il Raspberry Pi

Come dicevamo poco sopra, è molto piccolo e può tranquillamente stare nel palmo di una mano, il Raspberry Pi è praticamente una scheda su cui si possono collegare delle periferiche e renderlo un pc desktop ad un prezzo incredibilmente basso, intorno ai 40-50 €

Il Raspberry Pi  è una scheda singola che viene sviluppat anel Regno unito dalla Raspberry Pi Foundation la prima versione del Raspberry è stata presentata nel 2012

Sono usciti molti modelli di Raspberry PI la versione Raspberry Pi e successivamente la Pi revisione 2 poi nel 2015 è uscito il Raspberry Pi 2 con notevoli migliorie hardware e una potenza superiore di 4 volte rispetto al primo modello
Nel 2016 è stato presentato il Raspberry Pi 3 con il processore quad-core ARM Cortex A53 a 64 bite anche questa versione è risultata davvero potente rispetto alla versione 2 del Raspberry
Nel 2018 è arrivato il Raspberry Pi 3 Model B+ con una frequenza di clock a 1.4 GHz e con una connerssione ethernet migliorata e un Wifi a 5 GHz
Sempre nel 2018 il Raspberry Pi 3 A+ viene realizzato con la metà della ram rispetto al modello 3 B+
Nel 2019 viene immesso sul mercato il modello Raspberry Pi 4 B
Sono anche stati lanciati i modelli Raspberry Pi Zero (v1.3) e Raspberry Pi Zero W

Le dimensioni sono 88 x 58 x 19,5 mm e un peso di 46 grammi e può tranquillamente starvi in una tasca, ma credeteci se vi diciamo che la potenza di questo modello è davvero notevole

Il Raspberry Pi alla fine è un piccolo computer, delle dimensioni di una carta di credito, che può essere collegato ad una televisione oppure ad un monitor, e che può essere utilizzato attraverso una tastiera ed un mouse.

Questo dispositivo consente all’utente di tutte le età di poter esplorare ciò che sta alla base dell’informatica di base, imparando a programmare con semplici linguaggi di programmazione come Python oppure Scratch.

Il Raspberry Pi è anche una tecnologia general purpose, cioè possiede tutte le caratteristiche e le funzionalità che ci si aspettano da un normale computer desktop: navigazione di siti internet, visione di video in alta definizione, scrittura di documenti, esecuzione di giochi etc.

Il Raspberry Pi è utilizzato in una vastissima gamma di progetti in ambito di digital marketing, di sicurezza come parental control o per telecamere di sicurezza, oltre che come media center. I progetti che si possono sviluppare con questa piccola scheda sono al limite infiniti. Il Raspberry Pi è particolarmente utilizzato dai bambini di tutto il mondo per imparare a programmare e capire come funzionano i computer.

Hardware del Raspberry Pi 4 Model B

Nel 2012 veniva rilasciato il primo Raspberry Pi e da allora sono stati commercializzati tanti modelli, ognuno dei quali offriva delle modifiche in termini di prestazioni.

Con il modello Raspberry 3B + si era raggiunto il massimo, non consentendo più potenziamenti. Per questo motivo il Raspberry è stato riprogettato per diventare un vero e proprio computer desktop, mantenendo pressoché inalterate le caratteristiche che lo hanno reso famoso, come le dimensioni della board che sono rimaste invariate rispetto ai modelli passati.

Il modello Raspberry Pi 3 B / 3 B+ ha quasi le stesse dimensioni, del modello 4 Model B ma le porte sono state spostate e riprogettate nella loro disposizione, rendendo i case per Il Raspberry Pi 3 B / 3 B+ incompatibili con il modello Raspberry Pi 4 B

Rispetto alle precedenti generazioni di scheda, il Raspberry Pi 4 offre miglioramenti in termini di velocità del processore e di memoria, infatti monta un processore quad-core a 64 bit ad alte prestazioni. Tra i modelli disponibili della quarta generazione (1GB, 2GB, 4GB), la versione con 4GB di RAM offre senza dubbio prestazione superiori.

Per quanto riguarda la connettività, il Rasberry Pi 4 offre in totale quattro porte USB di cui due USB 2.0 e due USB 3.0, che consentono il collegamento con dispositivi di memorizzazione ed un trasferimento di dati più veloce. Inoltre in questo nuovo modello, l’unica porta HDMI è stata sostituita con due porte Micro-HDMI così da fornire il supporto per il collegamento a due monitor contemporaneamente, invece che ad uno solo.

Dalla vecchia alimentazione con ingresso micro-USB, si è passati all’alimentazione mediante una porta USB type C, che garantisce 500mA in più rispetto al passato, per cui migliora decisamente la gestione energetica, dato i diversi dispositivi che possono essere collegati e che richiedono una certa quantità di energia per poter funzionare.

L’intera gestione grafica è stata aggiornata. C’è la possibilità di decodificare filmati HEVC oppure H265 in 4K a 60fps e gli H264 a 1080p a 60fps, mentre la codifica invece resta a 1080p a 30fps. Si ha dunque la possibilità di collegare un monitor 4K e trasmettere alla risoluzione nativa e di riprodurre filmati in 4K a 60fps senza alcun tipo di problema.

Le caratteristiche Hardware del Raspberry Pi 4 B:
CPU:         Quad Core Broadcom BCM2711B0 (Cortex A-72) – 1,5 GHz
RAM:        1 – 4GB LPDDR4
GPU:          500 MHz VideoCore VI
Uscite video:  due micro HDMI
USB:           2x USB 3.0 / 2x USB 2.0
Ethernet:  Gigabit Ethernet
Wireless:     802.11ac (2.4 / 5 GHz), Bluetooth 5.0
Risoluzione massima: 4K 60 Hz + 1080p o 2x 4K 30 Hz
Dimensioni:  88 x 58 x 19,5 mm
Peso: 46 grammi
Alimentazione: 3A, 5V
Slot:  Micro-SD

Differenze hardware tra il Raspberry Pi 4 B e il Raspberry Pi 3 B+

Il modello 4 B è più potente sotto molti aspetti, con un processore da 1,5 GHz sempre quadcore e le Ram LPDDR4 hanno davvero molta più velocità rispetto alle LPDDR2, anche sulla grafica il processore è da 500 MHz rispetto ai 400 MHz del modello 3 B+

Le caratteristiche Hardware del Raspberry Pi 3 B+
CPU: Quad Core Broadcom BCM2837B0 (Cortex A-53) – 1,4 GHz
RAM: 1GB LPDDR2
GPU: 400 MHz VideoCore IV
Uscite video: HDMI
USB: 4x USB 2.0
Ethernet: 330 Mbps Ethernet
Wireless: 802.11ac (2.4 / 5 GHz), Bluetooth 4.1
Risoluzione massima: 2560 x 1600
Dimensioni: 82 x 56 x 19,5 mm
Peso: 50 grammi
Alimentazione: 2.5A, 5V
Slot: Micro-SD

Il modello 4 del Raspberrypi è nettamente superiore in termini di potenza di calcolo e di output video, con il 4K si è davvero raggiunto un ottimo traguardo

Come funziona il Raspberry

Il Raspberry quando viene acquistato, viene spedito completo, o solo con la scheda oppure se prendete le versioni già con il case e l’alimentatore sono pronte all’uso, vi basta solamente tastiera, mouse e un monitor

Per utilizzare il Raspberry è necessario installare il sistema operativo (anche in questo caso esistono degli starter kit con la micro Sd e il sistema operativo è già installato) altrimenti dovrete caricare il sistema operativo sulla SD scaricando l’immagine del sistema operativo Raspian e se avete un pc con Windows dovrete scaricare un Tool per trasferire l’immagine del sistema operativo sulla Micro SD

Quando il software il tool di windows Win32DiskImager che serve per caricare l’immagine sulla MicroSD, sarete pronti ad inserire la scheda MicroSD nel vostro Raspberry e potrete accendere il Raspberry, vi basterà collegare tastiera mouse e monitor, e date alimentazione

Gli utilizzi possiibli per il vostro Raspberry Pi sono davvero molti, e spesso programmatori ne trovano sempre di nuovi

Come usare il Raspberry:

Il Raspberry PI 4 Model B è davvero potente e versatile, potrete tranquillamente  creare il vostro cabinato con il Retropie,e giocare ai vostri videogame vintage oppure  creare un Mini Mac, un telefono, un mediacenter per costruire il vostro centro multimediale a casa, una conrice digitale, una macchina fotografica e molto altro
Il Raspberry PI viene spesso usato come NAS per il salvataggio dei dati e come controllo di elettrodomestici e chiusura porte,ma anche come server domestico e centralino tlefonico

Il sistema operativo per Raspberry 4 Model B

Il Raspberry in se non nasce con un sistema operativo, siamo noi che possiamo sceglierlo e caricarlo sulla Micro SD esistono molte distribuzioni già pronte per essere trasferite semplicemente sul dispositivo per farle funzionaro
Alcuni sistemi operativi sono più diffusi di altri come ad esempio Raspbian, OSMC, OpenELEC, WindowsIoT Core
Appena si avvia il Raspberry Pi si avvia con NOOBS (che significa New Out of the Box Software) e si avrà una serie si sistemi operativi tra cui poter scegliere, oppure se avete la scheda Micro SD vuota potrete scegliere voi il sistema da installare

Raspbian

La fondazione ha aggiornato Raspbian OS per supportare il nuovo modello ma anche per passare dalla vecchia baseline Debian 9 Stretch alla Debian 10 Buster. Raspbian è il sistema operativo “ufficiale” del Raspberry Pi 4

È possibile effettuare l’aggiornamento a Raspbian Buster attraverso il terminale oppure si può scaricare la versione desiderata attravero la pagina ufficial di download di Raspbian OS.

Questo nuovo sistema operativo ha un nuovo tema. Nella nuova versione ci sono rilevanti modifiche relative al File Manager, infatti c’è stato un aggiornamento delle icone, così da rendere più semplice distinguere le varie cartelle.

Per il modello Raspberry Pi 4 sono presenti dei tool per gestire le novità hardware. È garantito il supporto dello screen reader Orca, per cui la maggiore parte delle applicazione che si basano su toolkit Qt e GKT sono supportate. Per altri toolkit le applicazioni potrebbero invece essere non compatibili e dunque potrebbero non funzionare. Andando nel menu Configurazione del nuovo sistema operativo, si osserva una nuova funzione che permette di raddoppiare i pixel, il che vuol dire una migliore risoluzione ed una migliore visibilità dello schermo.

Altra novità riguarda le preferenze audio che sono accessibili nella barra delle applicazioni mediante il plug-in del volume, mentre nelle versioni precedenti tali preferenze erano elencate nel menu principale come applicazione.

Sono presenti inoltre una Boot partition più ampia, Chromium aggiornato e openjdk 11.

Windows 10 IoT

Si avete letto bene è possibile installare una versione di Windows 10 su Raspberry PI, chiaramente non è una versione completa, ma è una versione alleggerita
Esistono 3 versioni di Windows 10 IoT:
La versione Windows 10 IoT Enterprise: Per aziende
La versione Windows 10 IoT Mobile Enterprise: sempre per aziende ma per dispositivi mobile
La Versione Windows 10 IoT Core: che è possibile installare su dispositivi economici
Windows 10 IoT è una versione appunto di Windows 10 ottimizzata per dispositivi piccoli, gira anche su Raspberry Pi 2 e 3 e chiaramente anche sul più potente Raspberry Pi 4

OSMC

OSMC sta per Open Source Media Center un software media center basato su Kodi, ma molto più intutiva è possibile installare telecomandi e add on e potrete così vedere i vostri file media come video,musica e immagini

OpenELEC

OpenElec sta per  Open Embedded Linux Entertainment Center ed è anche lui un porting di Kodi, anche questo sistema operativo per Raspberry Pi è sostanzialmente un media center e rende facile vedere i propri file multimediali. OpenElec  come sistema operativo è molto snello e veloce ottimo per visualizzare velocemente i file video